Gruppo Speleologico Sacile
Esplorazione al Landri Scur (Claut)
03 agosto 2013 - Relazione di Filippo Felici
La punta fa seguito alle tre che in rapida successione si sono succedute a cavallo tra febbraio e marzo dello scorso inverno.
Nelle prime due avevo ripercorso in solitaria le vie del fondo esplorate dal forte gruppo trasversale di esploratori che si era
mosso in quelle terre incognita e a cavallo tra gli anni '80 e '90, facendomi raccontare dalla grotta la sua storia.
Nella terza ero tornato, quindi a colpo sicuro, con Ivan Castelrotto.
Ci eravamo resi subito conto di aver trovato la chiave per future esplorazioni.
Martedì 30 luglio telefono quindi Poeta Sergio e Luca Bardovagni (Bardo) di Urbino invitandoli a "tentare il colpaccio".
Gli sventurati risposero.
Ma passiamo direttamente all'epilogo: dopo le due risalite fatte con Ivan, abbiamo arrampicato un terzo camino,di circa 25 metri.
Piccolo meandro fossile, poi traverso su pozzo (ancora da scendere). da qui si dipartono due meandri, il primo sulla destra, rognoso,
percorso per circa 150 metri; il secondo sulla sinistra, è quello che, da subito, è apparso il più interessante.
Dopo 10 metri: carta di un Bounty, poi un cavo elettrico, un altro... polistirolo, cavo, polistirolo, tanta roba.
Materiale proveniente dalle Vasche, dall'ultimo campo?
Camini da risalire, tanta roba. Aria, ovunque. I resti di attività antropica terminano sotto un caminetto
le cui pareti sono ricoperte da limi scuri, del tutto simili a quelli che si trovano in prossimità degli ingressi,
segno che siamo moooolto vicini alle vasche.
Ma il meandro prosegue fino a raggiungere una saletta, che sicuramente riserverà molte
altre sorprese a coloro che vorranno addentrarcisi.
Fotografie gentilmente concesse da Barbara Grillo